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IL RECOVERY PLAN: LA RIPRESA ECONOMICA ITALIANA

La data:25/06/2021

Proprio in questi giorni è stato avviato il piano di ripresa economica italiano: il Recovery Plan o Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La prima tranche del fondo corrisponde a 15,7 miliardi di euro da spendere entro il 2021 in 105 progetti suddivisi nei sei capitoli del piano. Vediamo nel dettaglio il suo contenuto.

1. LE SEI MISSIONI DEL PIANO

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura: prevede agevolazioni per l’internazionalizzazione, l’innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione nonchè nel sistema produttivo. Comprende anche un pacchetto di misure contenente crediti d’imposta per migliorare l’offerta delle strutture ricettive e rilanciare il turismo.
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica: le azioni principali prevedono investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, promozione di fondi di energia rinnovabili, incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica degli edifici ed investimenti per ridurre i rischi del dissesto idrogeologico.
  3. Infrastrutture: per la mobilità e le telecomunicazioni, con la realizzazione di una Rete nazionale in fibra ottica, lo sviluppo delle reti 5G e l’Alta Velocità. Altre azioni previste vanno dallo sviluppo dell’alta velocità alla modernizzazione delle linee ferroviarie regionali, fino agli investimenti sui porti verdi e sulla digitalizzazione della catena logistica.
  4. Istruzione, formazione, ricerca: comprende misure come il rafforzamento degli asili nido e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, formazione degli insegnanti e riforma dell’orientamento. Per quanto riguarda l’Università e la Ricerca si prevedono aumenti nelle borse di studio e risorse per i dottorati.
  5. Equità sociale, di genere e territoriale: focus sulle politiche attive del lavoro e sul piano per il Sud con il fine di raggiungere l’obiettivo ambizioso del riequilibrio territoriale. Inoltre si dovranno attuare misure per superare la disparità di genere, per migliorare l’accesso al mondo del lavoro per giovani e potenziare le misure di politica attiva ed i centri per l’impiego, accanto ad interventi per persone in situazione di fragilità e disabili.
  6. Salute: tra le azioni è previsto il potenziamento dell’assistenza domiciliare e l’aumento dei posti letto nelle terapie intensive. Si pensa anche di intervenire per l’ammodernamento tecnologico degli ospedali con l’acquisto di nuove apparecchiature mediche ed implementare gli intervebnti anti-sismici per la rete ospedaliera.

2. OBBIETTIVI

Alcuni degli obbiettivi del Recovery Plan nazionale sono:

  • Ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica;
  • Raddoppiare il tasso medio di crescita dell’economia italiana dallo 0,8% all’1,6%, in linea con la media UE;
  • Aumentare gli investimenti pubblici almeno al 3% del PIL;
  • Far crescere la spesa per Ricerca e Sviluppo (R&S) dall’attuale 1.3% al 2,1%, al di sopra della media UE;
  • Portare il tasso di occupazione al 73,2%, in linea con la media UE, contro l’attuale 63%;
  • Ridurre i divari territoriali di reddito, occupazione, dotazione infrastrutturale e livello dei servizi pubblici;
  • Aumentare l’aspettativa di vita in buona salute;
  • Ridurre l’abbandono scolastico e l’inattività dei giovani;
  • Rafforzare la sicurezza e la resilienza del Paese nei confronti di calamità naturali, cambiamenti climatici, crisi epidemiche e rischi geopolitici;

3. ULTERIORI RIFORME

C’è poi il tema della lotta all’evasione, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, e del potenziamento dei pagamenti elettronici obbligatori.

Ultimo tassello è poi relativo alle pensioni: nell’ambito del Recovery Plan, l’Italia è chiamata a dare piena attuazione alle passate riforme pensionistiche, per ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia nella spesa pubblica e creare margini per altra spesa sociale e spesa pubblica favorevole alla crescita.

Il Recovery Plan dunque, secondo Bruxelles "rappresenta una risposta completa e bilanciata alla situazione economica e sociale dell'Italia”

 

Articolo a cura di Marzia Meda

Fonti: il sole 24 ore, ansa.it, pmi.it, informazionefiscale.it

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