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DECRETO RILANCIO: CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

La data:14/05/2020

 

Oggi lo Studio Coggiola - DiValenza, vi spiega la misura relativa al contributo a fondo perduto prevista per le imprese e per i professionisti. Si tratta di un aiuto rivolto alle piccole/micro imprese e ai lavoratori autonomi che abbiano un fatturato inferiore ai 5 milioni di  euro e dimostrino di aver registrato un calo di fatturato di almeno 2/3 rispetto al Mese di Aprile 2019.

Vediamo quindi nel dettaglio di cosa si tratta.

Studio Coggiola - valenza DiValenza

 

La misura

Al fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza Covid-19, il Decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività:

  1. di impresa
  2. di lavoro autonomo
  3. di reddito agrario
  4. e ai titolari di partita IVA, di cui al testo  unico  delle  imposte  sui  redditi, 

con  ricavi  o  compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019 e con un ammontare  del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Esclusioni

Non potranno accedere alla misura:

i soggetti che hanno cessato l'attività alla data del 31 marzo 2020;

gli enti pubblici di cui all’articolo 74, ai soggetti di cui all’articolo 162-bis del Tuir;

 i contribuenti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli artt. 27, 38 o 44 Dl 17.03.2020, n. 18 (Indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, Indennità lavoratori dello spettacolo, Istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal  virus COVID-19).

I requisiti per usufruire della misura

I soggetti sopra citati, per poter usufruire del contributo devono verificare la contemporanea sussistenza di tutte le seguenti condizioni:

  • devono avere conseguito ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019;
  • l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 deve essere inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi conseguiti nel mese di aprile 2019.

Il contributo spetta, indipendentemente dal requisito del calo del fatturato, ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 e ai soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19 (zone rosse chiuse prima del lockdown).

Ammontare del contributo

L’ammontare del contributo a fondo perduto si determina applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, pari a:

  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo  d’imposta 2019;
  • 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro nel periodo d’imposta 2019;
  • 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019.

Il contributo avrà il seguente tetto minimo: importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e  non inferiore a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Modalità di presentazione della richiesta di contributo

Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, i soggetti interessati dovranno presentare, esclusivamente in via telematica, un'apposita istanza all’Agenzia delle Entrate.

La domanda dovrà contenere l’indicazione della sussistenza dei requisiti e dovrà essere presentata entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica.

La procedura telematica e la data di avviso della medesima verrà definita con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Sarà cura dello studio Coggiola tenervi informati sulla data di apertura della procedura.

 

 

LO STUDIO COGGIOLA

L’aggiornamento specialistico - curato e periodico - dei professionisti e degli impiegati amministrativi che lavorano presso lo Studio Coggiola di Valenza, si traduce oltre che in un elevato standard qualitativo nell’esecuzione delle attività proprie dello Studio, anche in un servizio di informazione capillare e tempestivo su tutte le notizie di interesse per gli imprenditori e le partite IVA.