Chi conosce il mondo delle startup innovative sa bene che il capitale iniziale non basta.
Ci vogliono idee valide, certo. Ma anche relazioni giuste.
E se le prime si possono trovare anche su ChatGPT, le seconde – quelle davvero buone – si costruiscono in anni di esperienza.
È qui che entrano in gioco i Business Angel https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7337843673499381760/ che non solo investono ma anche agiscono aprendo porte (e portoni), parlando con chi conta e facendo da ponte tra la startup e l’ecosistema delle aziende e degli imprenditori.
Grazie ai Business Angel
Tutto funziona … fino a quando la startup, dopo aver beneficiato delle connessioni, cambia aria.
“Grazie mille, ci sentiamo!”
Ma il compenso per il lavoro fatto?
“Eh, ne avevamo parlato così, tra un caffè e una call…”
ð´ âââââââNo, non va bene.
Il networking strategico non è gratuito; è un’attività ad alto valore aggiunto, soprattutto per chi è agli inizi.
E se produce risultati (concreti e documentabili), va riconosciuto economicamente.
Ecco quando scatta il diritto alla fee:
â¡ï¸ Il principio è semplice: se il ponte ti ha fatto arrivare prima a destinazione, lo devi pagare.
Spesso le startup si concentrano sul codice e sul pitch. Ma dimenticano che per crescere davvero servono due cose:
E quando questi due aspetti si incrociano, entra in campo Studio Coggiola.
Sì, perché scrivere un contratto con un Business Angel non è solo una formalità, è uno strumento per:
E il contratto? Lo scriviamo noi con tutta la logica, la chiarezza e la concretezza che serve a chi vuole fare impresa, non solo chiacchiere.
Se sei una startup, metti in chiaro fin da subito chi fa cosa e quanto vale.
Se sei un Business Angel, proteggi il tuo tempo, la tua rete e la tua reputazione.
E se vuoi parlarne davanti a un caffè – anche virtuale – siamo qui. Sempre con il paracadute aperto, prima del salto.
Studio Coggiola® Commercialista
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